Fuorisalone goodbye… ma gli eventi continuano!
Anche quest’anno il Salone Internazionale del Mobile e il Fuorisalone sono finiti ma gli eventi continueranno per sei mesi in tanti luoghi di Milano e non solo.
Durante la XXI Triennale, l’esposizione internazionale tornata a Milano dopo vent’anni e inaugurata lo scorso 2 aprile dal titolo “21st Century After Design”, si organizzeranno incontri, mostre e convegni per approfondire i temi legati al design di questo secolo.
Oltre alla sede storica del Palazzo dell’Arte, all’interno del Parco Sempione, saranno coinvolte anche la Fabbrica del Vapore, il Politecnico e lo Iulm, l’Hangar Bicocca, il Museo della Scienza e della Tecnologia, il Mudec, il Museo Diocesano, il Palazzo della Permanente. Oltre come sempre ai cortili e alle sale dell’Università Statale, dove ogni anno continuano a essere esposte le installazioni ancora per circa un mese dopo il Fuorisalone. Ma anche location quali la Villa Reale di Monza e due padiglioni dell’area ex Expo, vicino alla Cascina Merlata, ospiteranno una serie di mostre dal titolo “City after city”. Tra i due padiglioni sarà inoltre realizzata un’installazione chiamata “L’Orto Planetario”.
La Design Week, quindi, continuerà a vivere e ad affascinare con il suo carico di emozioni. Come è stato visitando la zona di Ventura-Lambrate, quartiere consolidato della kermesse insieme a Tortona e Brera, dove ai capannoni si sono mischiati negozi, laboratori, autofficine trasformati in showroom dove erano esposti sistemi di illuminazione innovativi che utilizzavano materiali naturali o di riciclo, il vetro si univa al ferro o alla ceramica. Giovani designer soprattutto stranieri, nordeuropei, non solo lampade, quindi, ma anche sedie, tavoli, oggetti del vivere quotidiano trasformati e reinventati.
Un’emozione come sempre inoltre lo spazio di Simone Micheli, dove è stata allestita una mostra “different suites X different peole”, caratterizzata dal combinarsi e dall’interazione di quattro simulazioni di suite reali di hotel. Oltre a The BaR, un’esperienza sensoriale in realtà virtuale immersiva che trasformerà il reale Caffè del Borgo in un vero e proprio polo attrattivo del distretto Ventura-Lambrate.
Design ormai vuol dire anche cucina, e oltre ai negozi del centro dove anche quest’anno ho potuto ammirare chef che cucinavano “in vetrina”, utilizzavano cioè le cucine esposte in negozio, ma anche gustare i loro piatti, e anche nella zona di Ventura un po’ ovunque c’erano posticini dove gustare di tutto di più ma è stato all’interno di un capannone, tra vasi di piante e fiori, vecchie sedie e bobine per cavi, che io e la mia compagna abbiamo potuto mangiare piatti con verdure, frittate, quinoa e salse oltre a centrifugati con zenzero, mela verde, mirtilli e finocchio… uno spettacolo condito da buona musica.
Arrivederci alla prossima scoperta… di design naturalmente!